Autori

Un altro universo estremo, quello abitato da Nives, che Sacha Naspini disseziona con la sua abituale maestria in un racconto impietoso e struggente.

La mostra di Mantegna a Palazzo Madama a Torino è una mostra emozionante, non tanto per l'accuratezza dell'esposizione e la scrupolosità dell'impianto teorico (che pure denunciano un impegno culturale e sociale da elogiare) quanto per la possibilità di accedere a una piccola verità, umana più che artistica, che segna la visita in modo indelebile:...

Amo la casualità che a volte ci fa incappare in libri e scrittori che poco o nulla hanno a che fare con le ideologie letterarie cui ci piace assoggettarci. Ho acquistato su una bancarella di libri usati un "Oscar fantascienza" d'annata, Molto dopo mezzanotte di Ray Bradbury attratta dal prezzo stracciato e dalla promessa, contenuta nel...

Andrea Laiolo

30.12.2019

Sembra assurdo sostenerlo in questa nostra epoca così plumbea, ma in realtà siamo circondati di suggestioni poetiche, di possibilità di sperimentare emozioni: uno sguardo che fugge intimorito, un tramonto che scolora inesorabile, una musica che irrompe inaspettata, un ricordo che sorride all'anima, un rimpianto che lacera in profondità: spesso...

Il testo è il rendiconto, particolareggiato e ustionante, di una ricognizione operata nei Territori dell'umano cui è ancora possibile accedere o che popolano incubi e sogni della nostra epoca. La rotta seguita ne percorre limiti e soglie svelando eccessi e reticenze, condannando menzogne e autocompiacimenti. Il pensiero si muove a spirale, riprende...

Le case del malcontento è il libro precedente di Sacha Naspini, ma io l'ho letto dopo, dopo che mi ero innamorata della sua prosa chirurgicamente esatta, della sua capacità di eviscerare con gentilezza gli animi, della sua laica pietas per il mondo. Nelle Case ho ritrovato tutti questi elementi, declinati in modo diverso che in Ossigeno; diverso ma...

Ci sono parole che la nostra epoca "evoluta" sevizia fino a far perdere loro significato, confini. Quando queste parole esplodono si frantumano in minuscole scaglie, incapaci di produrre senso univoco. Sono schegge che si sparpagliano nel mondo generando orrore, bellezza, dubbi, e ognuno dei quali evoca un grumo di significato, un'antonimia da...

Michel Bussi

06.05.2019

Mi sto chiedendo, da un po' di tempo a questa parte, come mai il genere poliziesco stia diventando il modo descrittivo della nostra epoca, come se raccontare non potesse più evitare di proporre un enigma da risolvere, un labirinto da ispezionare, un trabocchetto da evitare. Penso che questo in parte sia dovuto a una pulsione autentica da parte...

Scrivendo ci si racconta sempre un po', anche per negazione, anche per antinomia: si è se stessi e si è altro da sé, si racconta di se stessi raccontando di un altro: Madame Bovary c'est moi. È sempre vero? e se sì, fino a che punto è possibile celarsi nelle vesti altrui senza scoprire la propria nudità, fino a...

Annie Ernaux

18.12.2018

Libri e autori capitano nella vita in modo apparentemente casuale, immotivato; a volte non lasciano traccia, a volte sedimentano itinerari nascosti, a volte si rivelano immediatamente come essenziali, inaggirabili: Annie Ernaux avoca a sé le tre possibilità. Ogni suo libro può essere dimenticato, riscoperto, amato a seconda del grado di correità...

Tutti i diritti riservati 2018
Creato con Webnode
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia