Fuori amore
«Ti è piaciuto?». Manlio le era ancora sopra, puntellato sugli avambracci per non pesarle troppo. Finito l'orgasmo, il cazzo che illanguidiva dentro di lei, il respiro che si normalizzava, aveva girato la testa verso la sua guancia, mordicchiandole un orecchio, cercando di tacere, o di trovare altro da dirle; e alla fine non c'era riuscito, e l'unica frase che le aveva rivolto era la solita, che sapeva la faceva incazzare come una vipera cui avessero pestato la coda. E difatti Carola si era sottratta, con un colpo di reni, alla posizione sottomessa per guardarlo dritto negli occhi: «Non posso crederci! non ci riesci proprio, vero?». «No, non ci riesco, è evidente». «Ma perché?». «Perché mi interessa sapere se ti è piaciuto far l'amore con me? è così strano?». «Sì, è strano, e soprattutto è strano che tu non riesca a non chiedermelo sapendo quanto mi infastidisce». «Ma perché ti dà tanto fastidio, poi?». «Ma quante volte devo ripetertelo? E poi a cosa serve visto che non ti sposti di un millimetro? Lo sai: non voglio controlli, domande, inquisizioni su nulla». «Sì, lo so! ma non è controllo, non voglio controllare nulla, voglio solo sapere se ti è piaciuto o no!». «E non sei in grado di capirlo da solo, o hai il dubbio che non mi sia piaciuto? O pensi che gemo per la disperazione, che non vedo l'ora che sia finita, che mi ci sottometto perché sono una povera mentecatta che non ha altro da fare nella vita, e chiedendomelo vuoi offrirmi, nella tua magnanimità, un'occasione per essere finalmente sincera esprimendoti il mio costante, continuo e irrimediabile disappunto nel trombare con te». Aveva alzato la voce, Carola, terminando quasi urlando. Manlio le aveva risposto sottovoce: «No, non è questo! Vorrei solo saperlo, e sentirmelo dire». «Allora facciamo così», aveva ripreso lei spossata, «dichiaro che, allorquando non mi piacesse più trombare con te...». «Noi non trombiamo, facciamo l'amore». Carola aveva sorriso: «Già, mi mancava il tocco di romanticismo! trombiamo caro, scopiamo, chiaviamo, quello facciamo, come tutti». «No, perché noi siamo innamorati, e allora facciamo l'amore: quelli che non si amano fanno quello che dici tu, non noi». «Va bene, fammi finire la mia dichiarazione... dio santo, mi stremi! dichiaro che, allorquando non mi piacesse più far l'amore con te, te lo notificherò; fino ad allora, evita di pormi la domanda rovinandomi il post scopata post riappacificazione che è il momento più bello della faccenda.». Si era alzata di scatto, avviandosi al bagno: «Vado a pisciare e a pulirmi». Si era alzato anche lui, scontento di sé.
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Questo racconto è pubblicato in Luz Bisetti, Fuori amore e altri racconti, Readaction editrice, Roma 2023. Cercatelo in libreria!