Alice de Vicariis. La sinfonia delle nevi

Scrivere permette di esplorare ambiti, paesaggi, ossessioni. Alice de Vicariis, con mano sicura e limpidezza inesorabile, ci accompagna nel suo labirintico universo, alla ricerca di noi stessi, fragili e nascosti come minotauri. Non ci risparmia nulla in questa peripezia: metamorfosi, vertici e abissi, miti simboli e metafore vengono dissezionati e resi disponibili a chi legge, complice dell'imperscrutabilità che li accompagna e pronto a definire nuovi itinerari nella comprensione di sé. Ma è tutto inutile; alla fine di ogni racconto capiamo di aver imboccato il percorso errato, e il labirinto ci offre l'ennesima via sbarrata, l'ulteriore porta sprangata. Ma è pur sempre vero che, una volta entrati, il labirinto protegge, occulta, disvela, orchestra significati fino ad allora impensati; e così riusciamo a fare qualche conto in più con le nostre ossessioni, che sovente non amiamo ascoltare. Che senso ha, d'altronde, scrivere se non per addomesticare i nostri assilli? E leggere?

Alice de Vicariis, La sinfoni delle nevi, Readaction, Roma 2023